Galattomannano e PCR versus esame colturale e istologico per indirizzare l’uso del trattamento antifungino per l’aspergillosi invasiva in pazienti ematologici ad alto rischio


Il trattamento empirico con farmaci antifungini è spesso utilizzato in pazienti ematologici ad alto rischio di aspergillosi invasiva.

Uno studio ha confrontato la strategia diagnostica classica ( esame colturale e istologico ) con una strategia diagnostica basata su un biomarcatore ( galattomannano di aspergillus e PCR ) per guidare l’uso del trattamento antifungino in questo gruppo di pazienti.

Nello studio in aperto, a gruppi paralleli e randomizzato, i pazienti eleggibili erano adulti che si dovevano sottoporre a trapianto allogenico di cellule staminali o chemioterapia per leucemia acuta, senza storia di infezione fungina invasiva.

I pazienti arruolati sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a seguire la strategia diagnostica standard ( basata su esame colturale e istologico ) o una strategia diagnostica basata su un biomarcatore ( galattomannano di aspergillus e PCR ) per il trattamento diretto con farmaci antifungini.

I pazienti sono stati seguiti fino a 26 settimane o fino al decesso.

L’endpoint primario era il trattamento empirico con farmaci antifungini nelle 26 settimane dopo l’arruolamento ( per la strategia basata sul biomarcatore, un singolo risultato positivo per galattomannano o PCR non è stato considerato sufficiente per confermare l’aspergillosi invasiva, così il trattamento in questo contesto è stato classificato come empirico ).

Questo esito è stato valutato da un Comitato idipendente per la revisione dei dati che non era a conoscenza del trattamento di assegnazione.

Le analisi sono state condotte per intention-to-treat e hanno incluso tutti i pazienti arruolati.

Sono stati reclutati 240 pazienti eleggibili da 6 Centri australiani nel periodo 2005-2009; 122 sono stati assegnati alla strategia diagnostica standard e 118 a quella basata sul biomarcatore.

In totale, 39 pazienti ( 32% ) nel gruppo diagnosi standard e 18 ( 15% ) in quello diagnosi con biomarcatore hanno ricevuto trattamento empirico antifungino ( differenza 17%; p=0.002 ).

I numeri di pazienti con effetti epatotossici e nefrotossici non hanno mostrato differenze significative tra i gruppi diagnosi standard e biomarcatore ( effetti epatotossici: 21 [ 17% ] vs 12 [ 10% ], p=0.11; effetti nefrotossici: 52 [ 43% ] vs 60 [ 51% ], p=0.20 ).

In conclusione, l’uso di galattomannano di aspergillus e PCR per indirizzare il trattamento ha ridotto l’uso del trattamento antifungino empirico.
Questo approccio rappresenta una strategia efficace per la gestione dell’aspergillosi invasiva in pazienti ematologici ad alto rischio. ( Xagena2013 )

Morrissey CO et al, Lancet Infect Dis 2013; 13: 519-528

Inf2013 Emo2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

Il Voriconazolo ( Vfend ) è stato raccomandato come trattamento primario per i pazienti con aspergillosi invasiva. Le formulazioni endovenose...


L'aspergillosi polmonare invasiva si verifica in genere in un ospite immunocompromesso. Da quasi un secolo è stato accertato che l'influenza...


Cresemba è un medicinale antimicotico, il cui il principio attivo è Isavuconazolo, che trova impiego nel trattamento degli adulti affetti...


Cancidas è un antifungino usato per trattare le seguenti infezioni fungine in pazienti adulti o pediatrici: • candidiasi invasiva ( una...


L’epatite alcolica grave ha una prognosi sfavorevole a breve termine. Anche se le infezioni sono complicazioni frequenti della epatite alcolica,...


E’ raccomandata l’identificazione dell’organismo che causa la aspergillosi polmonare invasiva. Uno studio prospettico di 50 pazienti ha valutato se fosse possibile...


L’aspergillosi invasiva con coinvolgimento polmonare è un’importante causa di morbidità e mortalità nei pazienti immunocompromessi. I Ricercatori del National Cancer...